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Lorenzo Minchillo (Loremi)

Astratto vivo

Fluidificare la metallica pastosità materica sul supporto polivinilico, allentando la coesione di legami chimici forti con potenti diluenti che rompono l'opposizione di una resistenza noumenica,  sperimenta per colmo di paradosso, attraverso l'intervento esterno di una cruenta manipolazione d'artista, la condizione fenomenica che coniuga in natura l'azione di cause necessarie e l'esito di effetti imprevisti, nell'univoca relazione di un divenire sicuro perché imprecisabile: nello stretto iato che disgiunge lo scarto dalla regola, l'eccezione dalla legge, si installa l'equilibro armonico del sentimento di quella libertà individuale che rivendica il valore predominante di una evoluzione naturale, non completamente governabile su una riproduzione virtuale, totalmente programmata.

Spandono luminescenti e si amalgamano in miscele variegate, confluendo in sciami lucidi di astrattismi striati, debordando soffusamente dall'intenzione impressa nell'asciutto nitore cromatico del gesto compositivo, rivoli di emozioni liquide, fiotti di impulsi iridescenti,  languori stinti di sfumature morbide, smalti lisci di energie brillanti a rintracciare oltre la raziocinante percezione del visus e l'interpretazione tecnica del mondo, la conoscenza intima del vero nella sensazione tattile di una fusione panica con la Natura, la cui presenza disvelata suggerisce la fisionomia informale e l'essenza avanguardista di una indomita e incompresa Astrazione Vivente.